Rabbia: Domarla, Ascoltarla, Trasformarla. Un Viaggio nel Cuore di un'Emozione Incompresa.

11/10/2025

Autore: DOTT.SSA GIORGIA MARCHESI


Quel fastidio sottile che a volte serpeggia durante la giornata, quella stanchezza che nessuna notte di sonno sembra davvero alleviare, o forse quegli scatti d'ira, improvvisi come un lampo estivo, che ti lasciano poi un retrogusto amaro e un profondo senso di smarrimento?

Potrebbe essere lei, la rabbia. Non un mostro da temere o da cui fuggire, ma una messaggera antica, spesso fraintesa, che bussa con insistenza alle porte del tuo corpo e della tua anima, chiedendo di essere finalmente ascoltata.

Magari, come accade a molti di noi, fatichi a darle un nome, a riconoscerne il volto mutevole. Ricordo Marco, una persona che ho accompagnato in un percorso, che un giorno mi confidò con sincera convinzione: "Io non sono una persona arrabbiata, Giorgia, sono solo terribilmente stressato". Eppure, il suo corpo, come un saggio narratore, intonava una melodia diversa: una mascella perennemente serrata, pugni che si stringevano involontariamente nel cuore della notte, un respiro corto, quasi sospeso, come se si preparasse costantemente ad affrontare un nemico invisibile.

Fin da piccoli, a tanti di noi viene insegnato, più o meno direttamente, a mettere il bavaglio a questa potente emozione. Ci dicono che la rabbia è “sbagliata”, “scomoda”, il segnale di un animo poco evoluto o “non equilibrato”. Ma cosa accade realmente dentro di noi quando tentiamo di soffocare una forza così intrinsecamente vitale? E se quella che percepiamo come una minaccia fosse in realtà una chiave per una più profonda autenticità e per un benessere più solido?

Il Corpo non Mente: Quando la Rabbia Implode

Quella che chiamiamo rabbia è una forza intensa, che va dalla lieve irritazione alla frustrazione crescente, fino a quel fuoco che a volte sentiamo divampare dentro. Il problema non è la rabbia in sé, che, come vedremo, è un segnale vitale e necessario, ma come abbiamo imparato (o, più spesso, non imparato) a dialogarci.

Quando la rabbia non trova una via d'espressione consapevole, quando viene costantemente repressa, non svanisce magicamente nel nulla. Si trasforma. Diventa una corrente sotterranea che erode il nostro benessere dall'interno, manifestandosi in mille modi diversi, spesso silenziosi e insidiosi. Possiamo avvertire tensioni croniche e somatizzazioni: quel dolore fisso alla schiena, quella cervicale che non ci dà tregua, o quei mal di testa ricorrenti e apparentemente inspiegabili sono spesso la manifestazione fisica di una rabbia trattenuta, di un "no" che non abbiamo osato pronunciare, di un'ingiustizia che abbiamo "ingoiato" senza poter reagire. Il corpo, come un fedele archivista, registra ogni emozione non processata. La mascella serrata può parlare di parole non dette, le spalle contratte di un fardello di frustrazioni portato in silenzio, il diaframma bloccato di un respiro che non osa espandersi per paura di ciò che potrebbe liberare.

Alexander Lowen, padre della bioenergetica, ci ha insegnato che la tensione muscolare cronica è la storia del nostro carattere impressa nel corpo, e la rabbia repressa ne è spesso un capitolo importante. Questa energia, se costantemente rivolta contro sé stessi, può sfociare in una stanchezza profonda, in una passività che somiglia all'accidia, fino ad alimentare vissuti depressivi.

Inoltre, la rabbia che non trova un sano sfogo nel corpo, spesso trova terreno fertile nella nostra mente, trasformandosi in un rimuginio costante, un lavorio mentale incessante fatto di "se avessi detto", "se avessi fatto", "quanto sono sfortunato/a". La mente vaga, si aggroviglia in pensieri ossessivi, rielaborando all'infinito torti subiti o frustrazioni, in una "cerebralizzazione" che ci allontana dal sentire autentico e ci chiude in una gabbia di risentimento. Per non sentire questo disagio, o il vuoto lasciato dalla repressione, possiamo cercare inconsciamente di "riempirci" con cibo, fumo, lavoro eccessivo, acquisti compulsivi, ore passate sui social media. Sono tentativi di anestetizzare una parte di noi, ma finiscono per creare un generale torpore emotivo, la sensazione di essere spettatori della propria vita, incapaci di provare vero interesse o gioia, tagliati fuori dalle nostre stesse emozioni più vitali.

Quando il Vulcano Erutta: La Rabbia che Esplode

Poi c'è l'altro lato della medaglia: la rabbia che, compressa troppo a lungo, esplode in modi apparentemente immotivati o sproporzionati rispetto alla situazione contingente. È come un vulcano che, dopo aver accumulato pressione sotto la superficie per tanto tempo, erutta all'improvviso, travolgendo tutto ciò che incontra.

L'amigdala, la nostra "sentinella cerebrale" per le minacce, può letteralmente "sequestrare" il nostro cervello razionale. In quei momenti, l'emozione grezza prende il sopravvento, e prima ancora che la nostra neocorteccia (il "cervello pensante") possa elaborare una risposta ponderata, ci ritroviamo a dire o fare cose di cui poi, spesso, ci pentiamo amaramente. È la rabbia trattenuta in ufficio per tutta la giornata che esplode con il partner o i figli una volta a casa, trasformando l'ambiente domestico in un campo minato.

È fondamentale, qui, imparare a fare una distinzione.

La rabbia in sé è una reazione naturale, un segnale che la nostra integrità o il nostro spazio personale sono stati violati; è un'energia che mira a proteggerci, a ristabilire un confine, e non è intrinsecamente distruttiva.

L'ira, invece, è già un'azione distruttiva, che spesso nasce dall'impotenza e dalla rabbia lungamente repressa, trasformandosi in un desiderio cieco di ferire.

Infine, la furia rappresenta la perdita totale del controllo.

Comprendere queste sfumature è il primo passo per smettere di demonizzare ogni impulso di contrarietà e iniziare a capire cosa realmente si muove dentro di noi, con più lucidità e meno giudizio.

L'Intelligenza del Corpo: Perché Tratteniamo la Rabbia?

Sembra un paradosso: se la rabbia è così vitale, perché facciamo tanta fatica a gestirla? Perché spesso il nostro corpo la "trattiene", la blocca? Come ci insegna l'analisi bioenergetica, il corpo è incredibilmente saggio. La "corazza muscolare" che a volte costruiamo, quella rigidità che sentiamo in alcune parti di noi, non è un errore della natura. È stata, un tempo, la nostra migliore strategia di sopravvivenza.

Se siamo cresciuti in un ambiente dove esprimere rabbia significava rischiare un rifiuto, una punizione, o la perdita dell'amore e della sicurezza, abbiamo imparato a reprimere quell'impulso per proteggerci. La tensione cronica diventa così una sorta di "memoria" fisica di quella lotta, un tentativo di tenere a bada un'energia percepita come pericolosa. La nostra "corazza", le nostre tensioni, raccontano la storia di come abbiamo imparato a navigare il mondo e le relazioni, e la rabbia spesso gioca un ruolo da protagonista in questa narrazione corporea. Riconoscere questa "intelligenza difensiva" del corpo è fondamentale per approcciare il cambiamento con gentilezza, invece che con ulteriore giudizio o auto-critica.

Semi di Trasformazione: Iniziare un Dialogo con la Propria Rabbia

Riconquistare un rapporto sano con la nostra rabbia è un viaggio, non uno sprint. Non si tratta di "sfogarla" indiscriminatamente – abbiamo visto come lo sfogo cieco (l'ira o la furia) spesso non risolve, anzi, alimenta il ciclo.

Si tratta piuttosto di imparare ad ascoltarla, a sentirla nel corpo in modo consapevole, a comprenderne il messaggio profondo e a trasformarne l'energia in qualcosa di costruttivo. Le Classi settimanali di Bioenergetica che si tengono a Modena, ogni giovedì sera dalle 20:00 (da settembre a giugno), offrono uno spazio esperienziale per coltivare proprio questa consapevolezza e questo dialogo con il corpo e le sue energie. Possiamo iniziare a coltivare questo nuovo rapporto con la nostra rabbia attraverso piccoli "semi" di trasformazione.

Innanzitutto, l'osservazione gentile della tensione: fermati un istante, più volte al giorno, e porta l'attenzione al tuo corpo.

C'è qualche zona particolarmente tesa, contratta? La mascella, le spalle, lo stomaco, le mani?

Nota, semplicemente, senza giudicare. Chiediti con curiosità: "Cosa sta cercando di dirmi questa tensione in questo momento?". Forse è il primo segnale di una frustrazione o di una rabbia che sta emergendo e chiede di essere riconosciuta.

Poi, puoi provare con la domanda esplorativa, prima di reagire: quando senti montare l'irritazione o un impulso di rabbia, prima di scattare, prendi un respiro e chiediti: "Cosa, dentro di me, si sente minacciato, non visto, o invalidato in questo momento? C'è un 'no' che il mio corpo vorrebbe esprimere, un confine che sento il bisogno di tracciare per proteggere la mia integrità?". A volte, la semplice consapevolezza del bisogno sottostante può cambiare la qualità dell'energia e la risposta che scegliamo di dare.

Alexander Lowen ci ha mostrato l'importanza del movimento per liberare l'energia bloccata. Si possono sperimentare micro-movimenti di "protesta" consapevole: quando senti una frustrazione montare, prova a stringere consapevolmente i pugni per qualche secondo, sentendo la carica energetica, e poi a rilasciare lentamente, notando la differenza nella sensazione. Oppure, premi con forza i piedi a terra, come per radicarti e affermare "io ci sono, questo è il mio spazio". Anche un suono profondo, quasi impercettibile, emesso con intenzione, può iniziare a smuovere l'energia bloccata. È un modo per dire "sì" alla sensazione, invece di continuare a reprimerla. Infine, ricorda di respirare nel fuoco: il respiro è il nostro più grande alleato. Quando senti la rabbia crescere, prova a portare consapevolmente il respiro più in profondità, nell'addome. Immagina di "respirare dentro" la sensazione, senza cercare di scacciarla, ma per darle spazio e ossigenarla. Questo ti aiuterà a non esserne sopraffatto, a mantenere un contatto con il tuo "centro" anche nella tempesta.

Un Invito alla Curiosità Coraggiosa

La tua rabbia, quella che forse hai temuto o nascosto per tanto tempo, non è la tua nemica. È una parte di te, un'energia vitale che ti parla della tua verità, dei tuoi bisogni più profondi, dei tuoi confini personali. Imparare a dialogare con essa, attraverso il linguaggio del corpo e una consapevolezza gentile e non giudicante, può aprirti a una nuova fonte di forza interiore, di assertività sana e di autenticità più profonda.

Non si tratta di diventare persone "arrabbiate" o aggressive, ma di diventare persone più intere, più vive, capaci di accogliere tutte le proprie emozioni come messaggere preziose sul cammino della crescita personale e spirituale. E se senti che questo dialogo interiore è troppo difficile da iniziare da solo/a, o se le tue reazioni di rabbia ti spaventano o creano problemi nelle tue relazioni, ricorda che ci sono spazi protetti e guide esperte che possono accompagnarti in questo affascinante viaggio di riscoperta e trasformazione. A volte, il primo passo è semplicemente ammettere a sé stessi, con onestà e coraggio: "Sì, forse un po' di rabbia c'è, ed è ora di ascoltarla e di imparare qualcosa da lei".


Desideri esplorare più a fondo il tuo mondo interiore, capire come le tue esperienze passate potrebbero aver influenzato il tuo modo di essere nel corpo e nelle relazioni?

La Dott.ssa Giorgia Marchesi è una professionista che con sensibilità e competenza ti accompagna in percorsi di crescita personale e spirituale. Conduttrice di classi di Bioenergetica, insegnante di Meditazione e Mindfulness, Counselor Somatico e Bioenergetico, facilitatrice di Costellazioni Familiari e Spirituali, e Guaritrice Spirituale, Giorgia ti supporta nel riscoprire le tue risorse, trasformare le sfide emotive in opportunità e coltivare relazioni più autentiche.

Pronta/o a iniziare il tuo viaggio verso una maggiore libertà e vitalità?

Scopri come la Dott.ssa Marchesi può accompagnarti:

Contattala per un primo colloquio informativo gratuito.

  • Cellulare/WhatsApp:347 3892972

  • E-mail: giorgia_marchesi@hotmail.com

  • Studio:Oltresalute, Via Emilia Est 18/1, Modena (Tel. 059 225757)

  • Instagram:@giorgiamarchesi_oltresalute

🌱Ambiti di intervento per la tua crescita e il tuo benessere:

Counseling Somatico e Bioenergetico | Classi di Bioenergetica | Meditazione e Mindfulness | Biodinamica Craniosacrale | Astrosofia | Costellazioni Familiari e Spirituali

Non rimandare il tuo benessere. Contatta la Dott.ssa Marchesi.

Tags