Autore: DOTT.SSA GIORGIA MARCHESI
Hai mai fissato il soffitto nel cuore della notte, chiedendoti perché, nonostante la stanchezza, il sonno non arriva? La medicina convenzionale attribuisce l'insonnia a stress, ormoni squilibrati o cattive abitudini come l'esposizione alla luce blu. Ma Alexander Lowen, fondatore della bioenergetica, ci propone una lettura più profonda.
Secondo Lowen, l'insonnia non è semplicemente un malfunzionamento del ritmo circadiano, ma l'espressione di un conflitto psicologico fondamentale: la resistenza dell'ego ad abbandonare il controllo. "La difficoltà a dormire può essere legata alla paura di abbandonare la coscienza dell'ego", spiega Lowen.
Il sonno richiede un atto di fiducia: dobbiamo letteralmente "lasciarci andare" e permettere alla coscienza vigile di dissolversi temporaneamente. Per molte persone, specialmente in una cultura che valorizza il controllo costante, questo abbandono risulta profondamente minaccioso. L'ego, costruito come struttura di protezione, resiste a questa dissoluzione notturna, mantenendo uno stato di allerta che impedisce il riposo.
Chi soffre di insonnia "lotta inconsciamente contro l'affondare nel proprio corpo per evitare l'ansia provata in altre occasioni". Si aggrappa alla coscienza come a un'ancora di salvezza, creando un circolo vizioso: l'ansia di non riuscire ad addormentarsi diventa essa stessa un ostacolo al sonno.
La bioenergetica riconosce che lo sviluppo della coscienza umana ha creato categorie oppositive fondamentali: giorno/notte, luce/oscurità, mente/corpo. Lowen osserva che "l'ego è associato al giorno e alla luce, mentre l'inconscio è legato alla notte e all'oscurità". Nel momento del sonno, siamo chiamati ad attraversare questo confine simbolico.
Questa transizione evoca due significati profondi:
È precisamente questa ambivalenza che crea difficoltà: lo stesso atto di addormentarsi può evocare sia il terrore dell'annientamento che il desiderio di regressione a uno stato protetto.
Lowen paragona l'io a "una lampadina elettrica che, quando l'eccitazione si placa, si affievolisce o si spegne". Questa immagine cattura perfettamente l'essenza energetica della coscienza umana.
Per chi soffre di insonnia, questo "spegnimento" graduale viene percepito come una minaccia esistenziale, innescando meccanismi difensivi che riattivano l'eccitazione mentale proprio quando dovrebbe iniziare il naturale declino verso il sonno. Questa resistenza si manifesta attraverso:
A differenza degli approcci convenzionali all'insonnia (farmaci, terapia cognitivo-comportamentale), la bioenergetica lavora direttamente con le tensioni fisiche che mantengono attiva la vigilanza. L'obiettivo è sciogliere la corazza muscolare che "tiene accesa la lampadina" contro la sua naturale tendenza a spegnersi.
Nelle mie classi settimanali di bioenergetica (giovedì, 20:00-21:30 a Modena), lavoro anche con chi soffre di insonnia attraverso tre passaggi fondamentali:
Propongo esercizi specifici per sciogliere le aree di tensione che mantengono lo stato di vigilanza:
Il contesto gruppale offre un ambiente protetto dove sperimentare l'abbandono del controllo:
Gli strumenti appresi vengono trasferiti nella routine serale con:
I partecipanti alle classi riportano cambiamenti significativi:
Una partecipante ha descritto il cambiamento come "passare dall'essere in lotta con i pensieri al lasciare andare il corpo spofondando nel letto", una bella condivisione sul nuovo rapporto con l'abbandono notturno.
L'insonnia, vista attraverso la lente bioenergetica, ci offre un'opportunità preziosa: riconoscere e trasformare la nostra paura dell'abbandono, dell'inconscio, dell'oscurità. Quando impariamo a fidarci di questo ritmo naturale, non miglioriamo solo la qualità del sonno, ma arricchiamo tutta la nostra esperienza di vita.
Come spesso ricordo nelle mie classi, citando Lowen: "Il sonno non è una sconfitta della coscienza, ma un abbraccio rigenerante della notte, necessario quanto il respiro stesso."
Se ti riconosci in questa lotta con il sonno, se la tua "lampadina interiore" resiste ostinatamente a spegnersi quando ne hai più bisogno, ti invito a esplorare un approccio che onora sia la luce della coscienza che l'oscurità ristoratrice del sonno.
Sperimenta il Grounding nelle Mie Classi
La teoria è importante, ma l'esperienza diretta è insostituibile. Ti invito a partecipare alle mie classi di Bioenergetica dove potrai sperimentare personalmente il potere trasformativo del grounding e degli altri esercizi bioenergetici.
Le classi si svolgono in un ambiente accogliente e rispettoso, dove ognuno può lavorare al proprio ritmo e secondo le proprie possibilità. Non è richiesta alcuna esperienza precedente, solo la curiosità e la disponibilità a mettersi in gioco.
Prossime date:
Per informazioni e iscrizioni:
Concediti il dono di questa esperienza profonda. Il tuo corpo ti ringrazierà, e con esso, tutta la tua vita.