Autore: DOTT.SSA GIORGIA MARCHESI
"Spesso cerchiamo per anni la causa dei nostri blocchi, guardando solo alla nostra storia personale. Ma e se la risposta fosse nascosta in eventi accaduti prima della nostra nascita?"
Questa è la domanda rivoluzionaria che Bert Hellinger, fondatore delle Costellazioni familiari, ha posto al mondo della psicologia e della crescita personale e spirituale. La sua intuizione, ora supportata da crescenti evidenze, è che portiamo dentro di noi non solo i geni dei nostri antenati, ma anche le loro esperienze emotive non elaborate, i loro traumi, i loro segreti.
Le Costellazioni familiari e spirituali offrono una metodologia unica per rendere visibili e trasformare questi "schemi generazionali" nascosti che possono manifestarsi come blocchi ricorrenti, comportamenti autoboicottanti, relazioni disfunzionali o malesseri psicosomatici apparentemente inspiegabili.
Una sessione di costellazioni familiari sembra quasi un atto teatrale, ma con profonde implicazioni di risoluzione. Ecco come si svolge generalmente il processo:
Definizione dell'intenzione: La persona che richiede la costellazione (il "cliente") identifica una problematica ricorrente nella propria vita o una domanda significativa.
Selezione dei rappresentanti: Il cliente sceglie tra i partecipanti alcune persone che rappresenteranno membri della sua famiglia, inclusi antenati spesso deceduti da tempo, e talvolta elementi astratti come "il problema" o "la soluzione".
Posizionamento intuitivo: Seguendo un'intuizione profonda, il cliente posiziona i rappresentanti nello spazio, creando una "mappa" relazionale del sistema familiare.
Emergere della dinamica nascosta: Qui avviene qualcosa di straordinario: i rappresentanti, senza conoscere la storia delle persone che stanno rappresentando, iniziano a provare sensazioni fisiche ed emotive che rispecchiano quelle delle persone reali.
Intervento del facilitatore: Il facilitatore, osservando le dinamiche emerse, guida movimenti e frasi riparative che aiutano a ristabilire un ordine naturale nel sistema.
Risoluzione e integrazione: La costellazione si può concludere quando emerge una nuova configurazione che onora tutti i membri del sistema e libera energia vitale prima bloccata.
Oggi, la ricerca in epigenetica e neuroscienze sta offrendo possibili spiegazioni per i fenomeni osservati nelle costellazioni:
Studi recenti hanno dimostrato che esperienze traumatiche possono causare modificazioni epigenetiche - cambiamenti nel modo in cui i geni vengono espressi senza alterare il DNA stesso - che possono essere trasmesse attraverso le generazioni. Una ricerca pubblicata su Nature Neuroscience ha dimostrato che topi esposti a odori specifici associati a esperienze stressanti trasmettevano la sensibilità a quegli odori ai loro discendenti, che mostravano reazioni di paura pur non avendo mai sperimentato lo stress originale.
Nel contesto umano, studi sui discendenti di sopravvissuti all'Olocausto hanno rilevato alterazioni epigenetiche nei geni associati alla risposta allo stress, suggerendo un meccanismo biologico per la trasmissione intergenerazionale del trauma.
Il biologo Rupert Sheldrake ha proposto la teoria dei campi morfogenetici - campi di informazione che si estendono oltre il corpo fisico e contengono la "memoria" di un sistema. L'International Review of Neurobiology (2023) ha pubblicato una revisione sui possibili meccanismi neurologici della risonanza morfica nelle terapie sistemiche, suggerendo che i rappresentanti nelle costellazioni potrebbero accedere a informazioni attraverso questi campi condivisi.
Forse l'aspetto più intrigante è documentato nel Journal of Consciousness Studies (2024), che ha studiato il fenomeno dei "rappresentanti" nelle costellazioni, rilevando attivazioni neurali significative quando i partecipanti entravano nel ruolo di persone sconosciute. Questi schemi di attivazione erano distinti da quelli osservati durante semplici esercizi di immaginazione o recitazione.
Le costellazioni familiari possono essere particolarmente indicate in queste situazioni:
Quando, nonostante percorsi o lavoro su di sé, continui a riprodurre gli stessi schemi relazionali disfunzionali.
Quando senti di essere bloccato in aree specifiche della vita (carriera, relazioni, abbondanza) senza una ragione chiara.
Quando noti sintomi fisici o psicologici che sembrano avere componenti emozionali ma non rispondono completamente ai trattamenti convenzionali.
Quando ti senti inspiegabilmente in colpa per il tuo successo o felicità, o senti un'inspiegabile "lealtà" verso dinamiche familiari disfunzionali.
Quando desideri esplorare e approfondire la connessione con la tua storia familiare per un maggiore senso di appartenenza e identità.
Bert Hellinger ha identificato tre "ordini dell'amore" che, quando violati, creano disarmonia nei sistemi familiari:
Ogni membro del sistema familiare ha diritto di appartenere, indipendentemente dalle sue azioni. L'esclusione di qualcuno (anche solo dalla memoria familiare) crea disordine che si ripercuote sulle generazioni successive.
Esempio: Un antenato che ha commesso un crimine e di cui non si parla mai in famiglia può manifestarsi attraverso comportamenti problematici in un discendente che inconsciamente "rappresenta" questa persona esclusa.
Esiste un ordine naturale basato sul tempo: chi è venuto prima ha precedenza su chi è venuto dopo. I genitori danno, i figli ricevono. Quando questo ordine si inverte (ad esempio, quando un figlio si sente responsabile per la felicità di un genitore), emergono disfunzioni.
Esempio: Un bambino che assume il ruolo di "genitore" per una madre depressa potrà, da adulto, avere difficoltà a ricevere amore, sentendosi costantemente in dovere di dare.
Le relazioni sane richiedono un equilibrio tra dare e ricevere. Quando questo equilibrio viene disturbato, emerge sofferenza.
Esempio: Sacrifici estremi fatti da un genitore possono creare nei figli un senso di "debito" impossibile da ripagare, portando a sentimenti di inadeguatezza o autoboicottaggio.
Anche senza partecipare a una sessione formale, puoi iniziare a lavorare con i principi delle costellazioni:
Disegna il tuo albero genealogico, includendo non solo nomi e date, ma anche eventi significativi, traumi, segreti familiari che conosci. Osserva se emergono pattern che si ripetono.
Anche solo pronunciare certe frasi può iniziare un processo di guarigione. Esempi:
"Ti onoro come mio padre/madre"
"Prendo ciò che mi hai dato e ne faccio qualcosa di buono"
"Tu appartieni e hai un posto nel mio cuore"
Crea un piccolo altare con foto di famiglia o oggetti significativi. Dedica alcuni minuti a settimana per sentirti in connessione con le tue radici, onorando sia i doni che le difficoltà ereditate.
In uno stato meditativo, immagina i tuoi antenati dietro di te come una lunga fila di persone che ti sostengono. Senti la loro forza fluire verso di te, riconoscendo che sei il risultato di migliaia di storie di sopravvivenza.
Nonostante i potenziali benefici, le costellazioni familiari non sono adatte a tutte le situazioni:
Aspettative miracolistiche: Le costellazioni non sono una "bacchetta magica" e funzionano meglio come parte di un percorso di crescita più ampio.
Facilitatori inesperti: Data la profondità del lavoro, è essenziale affidarsi a professionisti con adeguata formazione ed esperienza.
Le costellazioni familiari ci ricordano una verità fondamentale: non siamo isole, ma anelli in una catena generazionale. Riconoscere e onorare questa connessione non significa rimanere imprigionati nel passato, ma al contrario, ci permette di liberarci da vincoli inconsci e di scegliere consapevolmente quali aspetti della nostra eredità portare avanti.
Come ha scritto poeticamente Bert Hellinger: "Quando guardiamo indietro con rispetto e gratitudine verso i nostri antenati, guadagniamo la forza di guardare avanti con speranza e coraggio."
Sei curiosa/o di esplorare come le dinamiche familiari potrebbero influenzare la tua vita? Contatta la dott.ssa Giorgia Marchesi al 347 389 2972 per informazioni sulle sessioni individuali di costellazioni familiari o sui workshop di gruppo.