La luce è vita, il nostro organismo ha bisogno di luce, non c’è dubbio.
Oltre alla luce del sole, che contiene in sé tutte le frequenze dello spettro visibile, ovvero tutti i colori, possiamo utilizzare la luce laser per portare giovamento al nostro fisico quando si ammala.
La luce laser è un particolare tipo di luce che vibra, in modo coerente ad una determinata frequenza. È luce quindi di un preciso e determinato colore.
Già da tempo si impiega la luce laser ad alta potenza per trattare i tessuti esternamente. Il limite di questo trattamento classico, però, è l’impossibilità di raggiungere i tessuti in profondità.
Il trattamento a luce laser a bassa frequenza supera questo limite e permette di portare la luce ad illuminare direttamente il sangue e i tessuti in profondità, grazie all’inserimento di una speciale fibra ottica attraverso un piccolo catetere endovena.
La terapia sfrutta la naturale fotosensibilità delle molecole del sangue e produce:
La terapia è applicabile in vari ambiti della medicina e di norma è ben tollerata. Nonostante ciò, il suo utilizzo deve comunque essere attentamente calibrato in base all'intervento da effettuare e alla costituzione del paziente, regolando sia la lunghezza d'onda che l'intensità dell'energia.
Le principali condizioni che possono essere trattate con il laser endovena sono:
La laserterapia endovena può essere associata ad altri interventi terapeutici, quando ritenuto necessario, e spesso si integra con opportuni cambiamenti dello stile di vita.
Il trattamento si effettua in studio, dura circa 30-40 minuti, ed è sempre preceduto da un’accurata visita medica che ci permette di consigliare il numero di applicazioni, la frequenza delle applicazioni e il tipo di luce laser in termini di frequenza (colore) e intensità. In genere la frequenza è di 1-2 trattamenti settimanali per un totale di 10 sedute complessive. Il ciclo può essere ripetuto con frequenze diverse ( in genere ogni 4-6-12 mesi) in base alle condizioni cliniche individuali.